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Kung, Hans.

Teologo cattolico svizzero. Professore di Teologia all'università di Münster e, successivamente, all'università di Tubinga, è tra i più noti e discussi teologi del post-concilio. K. ha svolto un ruolo di primo piano nel dialogo ecumenico fra cattolici e protestanti e, più in generale, in quello tra cristianesimo e mondo contemporaneo. La sua ricerca teologica muove dall'intento di presentare al pensiero moderno la figura di Gesù Cristo slegata dalle formule cristologiche tradizionali, ancorate alla metafisica ellenistica (Essere cristiani, 1974; Dio esiste?, 1978). Notevole scalpore ha suscitato nel mondo cattolico una sua rilettura teologica dell'infallibilità pontificia, vista nel senso di un essenziale permanere della verità nella Chiesa, unita però alla possibilità di imperfezioni ed errori nelle singole proposizioni in cui è espressa la fede (Infallibile? Una domanda, 1970). In seguito a questa presa di posizione gli è stata ritirata nel 1979 la facoltà di insegnare come teologo ufficiale. Tra le sue opere ricordiamo: La Chiesa (1967), Cristianesimo e religioni universali (1984), Teologia in cammino (1984), Progetto per un'etica mondiale (1990), I Grandi pensatori cristiani (1994) e Cristianità (1995) (n. Sursee, Lucerna 1928).